Cosa c’è di meglio camminando in montagna che imbattersi nelle acque gorgoglianti di un ruscello?
Il rumore dell’acqua evoca allegria, vivacità, freschezza e ci rimanda alle risa del bimbo, alla sua spontaneità, e se ci immergiamo nella sua voce ci sentiamo più appagati e felici, rinvigoriti.
Per il taoista l’acqua è metafora del Tao, della Via, e dedica la sua vita a perseguire le qualità dell’acqua, la sua virtù.
Capitoli 8 e 78 del Tao Te Ching, qui riportati nella versione dell’edizione Feltrinelli, sono dedicati all’acqua.
Il bene più alto è simile all’acqua.
Cap. 8 del Tao Te Ching: “La bontà dell’acqua”
La bontà dell’acqua
benefica i diecimila esseri e non compete.
Dimora in luoghi che tutti gli esseri umani detestano.
Perciò è simile al Dao.
Nell’abitare bene è la terra,
nel cuore bene è la profondità,
nel parlare bene è la sincerità,
nel governare bene è la buona amministrazione,
nel gestire gli affari bene è la competenza,
nell’agire bene è la tempestività.
Se solo non competi, nessun biasimo.
Nel mondo nulla è morbido e debole quanto l’acqua,
Capitolo 78 del Tao Te Ching: “Nulla è morbido e debole quanto l’acqua”
ma nel lavorare il solido e il forte nulla è in grado di superarla.
Null’altro si serve del facile.
Il debole sconfigge il duro.
Nel mondo non c’è nessuno che non sappia questo,
eppure nessuno è capace di praticarlo.
Per questo il saggio dice:
“Colui che prende su di sé la polvere dello stato
veramente può essere detto
il custode degli spiriti del suolo e dei cereali.
Colui che prende su di sé la disgrazia dello stato
veramente diviene il re del mondo”
Le parole veritiere assomigliano al loro opposto.
In questo periodo sia a livello individuale che sociale ci colpisce la mancanza d’Acqua: lo vediamo nelle nostre lezioni (dove gli allievi che presentano il “blocco d’acqua” sono sempre la maggioranza), nei rapporti con gli altri spesso tanto asciutti da rasentare la scontrosità, in Natura, dove il surriscaldamento del pianeta e gli eventi naturali estremi sono sempre più frequenti (in Lombardia non è piovuto per 60 giorni consecutivi a cui sono seguiti temporali disastrosi). La mancanza d’acqua in senso metaforico e reale inaridisce, alimenta la durezza, la tensione e la paura.
L’Acqua, per la MTC, è il movimento collegato ai Reni, organo nel quale risiede l’energia vitale con cui veniamo al mondo. Questa energia viene danneggiata dall’emozione paura che ci indebolisce e ci rende più esposti alle malattie: un gatto che si morde la coda.
L’incapacità di fluire, di adattarsi ai ritmi e alla ciclicità della Natura, la pretesa e l’ostinazione dell’Uomo (in questo caso intendo dire proprio l’Uomo e non l’essere umano) di piegarla ai propri scopi ha prodotto il disastro ambientale e sanitario in cui versiamo.
Edward Bach lo scopritore delle Essenze Floreali ha inserito nel suo repertorio un’essenza particolare: Rock Water, l’Acqua di roccia*, un rimedio in grado di risvegliare la qualità dell’acqua!
In luglio, complice Marco di Piacenza che ha individuato una sorgente che scaturisce direttamente dalla roccia e che ha raccolto l’acqua direttamente sulla parete rocciosa, nel punto in cui veniva alla luce, abbiamo potuto preparare questo prezioso rimedio.
Un giornata dedicata alla meditazione del movimento acqua: preziosa e rigenerante.
Nota
*Rock Water
Per coloro che sono molto rigidi nel loro stile di vita e si negano frequentemente gioie e piaceri perché temono che queste cose possano ostacolare il loro lavoro. Sono severi maestri con se stessi. Desiderano essere sani, forti e attivi e faranno qualsiasi cosa li riesca a mantenere in queste condizioni Sperano che il loro esempio induca gli altri a imitare le loro idee per diventare alla fine migliori.
Dalle Opere complete di Edward Bach MacroEdizioni.